Fastweb multato dal Garante a causa del Telemarketing aggressivo

A fronte delle molteplici segnalazioni e reclami di utenti che ricevevano continue chiamate promozionali di servizi di telefonia offerti da fastweb senza consenso l’Autorità Garante ha ordinato a Fastweb il pagamento di una sanzione di oltre 4 milioni e 500 mila euro, questo perché sono stati trattati in modo illecito i dati personali di milioni di utenti a fini di telemarketing.

Il garante ha quindi provveduto a svolgere accertamenti, i quali hanno evidenziato importanti criticità “di sistema”, riconducibili al complesso dei trattamenti effettuati da Fastweb nei confronti sia dell’intera base clienti della società, sia del più ampio ambito di potenziali utenti del settore delle comunicazioni elettroniche.

Durante l’istruttoria è appunto emerso un importante ricordo all’utilizzo di numerazioni fittizie o non censite dal Roc. Tutto ciò è riconducibile ad innumerevole quantitativo di call-center abusivi utilizzati per effettuare telemarketing non curanti delle protezioni dei dati personali.

Sono stati anche rilevate violazioni riguardanti la gestione delle liste dei contatti, fornite a Fastweb da partner esterni nonostante mancasse il consenso libero, specifico e informato degli utenti nel comunicare i propri dati.

Sono inoltre risultate poco adeguate le misure di sicurezza di sistema di gestione della clientela.

Tenuto quindi conto di tutti gli illeciti è stata applicata una sanzione di 4.501.868,00 euro.

Fastweb ora dovrà adeguare i trattamenti in materia di telemarketing in modo da prevedere e comprovare l’attivazione di offerte e servizi e che l’attivazione di offerte e servizi e la registrazione di contratti avvenga solo a seguito chiamate effettuate dalla rete di vendita attraverso numerazioni telefoniche censite e iscritte al Roc. La società dovrà inoltre rendere sempre più adeguate le misure di sicurezza in modo da impedire accesi abusivi ai propri database.

È stato infine vietato a Fastweb l’utilizzo i dati contenuti nelle liste anagrafiche fornite da partner terzi senza consenso specifico libero e informato dagli interessati alla comunicazione a terzi dei propri dati.