Regolamentazioni per e-commerce sicuri

A fronte del rapporto di Unioncamere 2019, sono quasi 1.500 le startup nate ogni 12 mesi, mentre per il comparto e-commerce molte sono le aziende, che anche spinte dal Covid-19, hanno deciso di intraprendere questa modalità di vendita, si sono infatti registrati oltre 4,6 miliardi in un solo anno.

La conseguenza principale a quest’innovazione tecnologia è l’incremento delle persone che cerca un’esperienza online personalizzata. Ogni giorno, infatti, il consumo tramite computer aumenta in quanto tutti i dispositivi mobili collegati a Internet inducono informazioni relative ai comportamenti e alle preferenze delle persone.

Ovviamente i Big Data riescono a rispondere in modo attento e preciso ai bisogni dei consumatori mentre dall’altra parte chi commercializza prodotti e servizi deve imparare a gestirli in modo conforme e adeguato alle norme.

Una pratica del marketing utilizzata recentemente per fare “outreach” è sfruttare il fatto che le persone partecipino attivamente a community digitali, blog, social network in modo così da poterli condurre verso canali esterni come e-mail o numero di telefono.

Grazie ad una ricerca di Business.com il 70% dei professionisti del B2B utilizza i social media per trovare lavoro, mentre il 60% per cercare informazioni sui buyer in modo da stabilire un primo contatto con questi utenti. È infatti lecito, contattare un utente attraverso un social per descrivere la propria professione o la propria attività invitandolo a visitare anche il proprio sito o il proprio profilo.

Non è invece concesso l’approccio verso un utente con finalità di marketing, inerendolo così in un sistema Crm o su una piattaforma d’invio di campagne e-mail e SMS senza aver ricevuto il consenso.

In un momento come questo in cui aziende, startup e-commerce raccolgono molti dati delle persone è importante capire come gestire queste informazioni nel modo corretto per evitare sanzioni per violazione della privacy ma soprattutto per coglierne le opportunità in quanto utili per la comprensione e la produzione di contenuti migliorati per il mercato.

Come già evidenziato l’attuale sistema di Crm presenta diversi punti di contrasto con i vincoli del Gdpr. Per questa ragione è fondamentale fino a quando non verrà emanata una regolamentazione specifica di e-privacy, adottare procedure che rispondono ai principi fondamentali del Gdpr. I dati raccolti in maniera opportuna permettono di aumentare la soddisfazione del consumatore e allungarne in ciclo di vita con strategie marketing ad hoc.

Fidelizzare il cliente è molto utili in quanto può aumentare i profitti dal 25% al 95% senza dover richiedere investimenti economici.

Startup ed e-commerce sono chiamate ad adeguarsi al principio di accountability, ovvero a fari ricadere la responsabilità per il trattamento dei dati al titolare. Il titolare, perciò, deve mettere in atto misure adeguate a dimostrare la conformità con il GDPR.

I consumatori che generano numeri sono di fatto persone e per questa ragione è molto importante porre attenzione anche a tale aspetto quando si mettono al centro i loro desideri ed obiettivi, rispettando le norme di sicurezza e di privacy condivise, rispondendo ai loro bisogno e portando profitti più elevati e più a lungo.