Misure per contrastare il revenge porn

In questi giorni il ha discuso dell’importanza di dare protezione ai dati personali per evitare ulteriori scandali che coinvolgessero il revenge porn, una delle forme di violenza più odiose sulle donne, per questa ragione ha deciso di creare sul proprio profilo un canale dedicato direttamente all’emergenza.

Le persone che infatti avranno dubbi sul fato che loro video o foto vengano diffusi senza il loro consenso su social network potranno segnalare questo ipotetico rischio su questo canale in modo così che le loro immagini vengano bloccate.

Questo canale preventivo è attivo da Facebook già dall’anno scorso in Italia però come progetto pilota, ed era accessibile esclusivamente nel nostro Paese solo attraverso un’associazione no profit.

A partire dall’8 marzo, in occasione della Festa della Donna, le persone maggiorenni potranno rivolgersi quindi al Garante Privacy consultando la pagina www.gpdp.it/revengeporn segnalando l’esistenza di immagini non appropriate a Facebook e così bloccarle.

Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma la potenziale vittima dovrà compilare un modulo per fornire alle Autorità le informazioni per poter valutare il caso e a indicare all’interessato il link per caricare direttamente le immagini sul programma

Una volta che le immagini saranno caricate verranno successivamente cifrate da Facebook attraverso un codice “hash”, così da diventare irriconoscibili prima di essere definitivamente distrutte grazie all’utilizzo di una tecnologia di comparazione bloccando così tentatici di pubblicazione sulle piattaforme.